giovedì 28 marzo 2013

LA PCR

Nel 1986, un biochimico statunitense, di nome Kary B. Mullis, premio nobel per la chimica nel 1993,

mise a punto un sistema per riprodurre molteplici volte il medesimo frammento di D.N.A., questa tecnica venne chiamata reazione a catena della polimerasi o PCR.

Con questo sistema si è in grado di ottenere milioni di copie di un frammento di D.N.A. in poche ore, partendo da uno specifico segmento che si vuole copiare. Questa tecnica richiede la conoscenza delle sequenze di nucleotidi collocate a ciascuna estremità del segmento di D.N.A. che si vuole copiare.



Vediamo come funziona questo processo.
Per prima cosa il campione di materiale genetico viene posto in una soluzione contenente molecole di D.N.A. polimerasi insieme a grandi quantità di quattro nucleotidi, complementari alle sequenze di ciascuna estremità del segmento, che quindi fungono da primer. questo processo si basa sulla continua ripetizione di tre passaggi:

1) La soluzione viene scaldata in modo da provocare la separazione dei due filamenti della doppia elica di D.N.A. (fase di denaturazione).

2) La soluzione viene in seguito raffreddata per permettere ai primer di attaccarsi alle loro sequeze complementari (fase di annealing, o tempramento)

3) Le molecole di D.N.A. polimerasi, una volta riconosciute le sequenze innescanti, aggiungono nucleotidi a partire dai siti in cui si sono attaccate tali sequenze.

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